lunedì 30 aprile 2012
domenica 15 aprile 2012
Monica
Monica
sin.
Monica di Spagna, munica, monaca, munica niedda, niedda mora, pansale nieddu, pansaleddu, pascale, pascale sardu, pascali, pascasalò, passale, uva mora.
Storia:
La sua origine è controversa: una delle tesi più probanti è che sia giunto in Sardegna intorno all'XI secolo, quando i monaci camaldolesi iniziarono a coltivare i terreni attorno ai loro conventi, da cui il nome con cui è conosciuto; ma può anche essere stato introdotto in epoca aragonese ed infatti in qualche zona esso viene chiamato Monica di Spagna o uva Mora. Secondo il Gemelli da esso viene ottenuto un prestantissimo vino, detto monaca, dal nome dell'uva. Il Moris la definisce Vitis nectarea.
Diffusione:
E' ampiamente utilizzata in Sardegna, in particolare nella provincia di Sassari (è considerato, per diffusione, il terzo vitigno a bacca rossa dell'isola).
caratteristiche sensoriali del vino: da questo vitigno si ottiene un vino dal colore rosso rubino tendente al granato, profumo fruttato (di prugne e more), vinoso, intenso, gusto secco, abbastanza caldo, tenue espressione acida, giustamente tannico, sapido, di buona morbidezza e discreto corpo.
abbinamenti consigliati: si esalta con antipasti di salumi, pastasciutte con ragù di carne, carni arrosto, formaggi pecorini giovani e ricotta fritta.
sin.
Monica di Spagna, munica, monaca, munica niedda, niedda mora, pansale nieddu, pansaleddu, pascale, pascale sardu, pascali, pascasalò, passale, uva mora.
Storia:
La sua origine è controversa: una delle tesi più probanti è che sia giunto in Sardegna intorno all'XI secolo, quando i monaci camaldolesi iniziarono a coltivare i terreni attorno ai loro conventi, da cui il nome con cui è conosciuto; ma può anche essere stato introdotto in epoca aragonese ed infatti in qualche zona esso viene chiamato Monica di Spagna o uva Mora. Secondo il Gemelli da esso viene ottenuto un prestantissimo vino, detto monaca, dal nome dell'uva. Il Moris la definisce Vitis nectarea.
Diffusione:
E' ampiamente utilizzata in Sardegna, in particolare nella provincia di Sassari (è considerato, per diffusione, il terzo vitigno a bacca rossa dell'isola).
caratteristiche sensoriali del vino: da questo vitigno si ottiene un vino dal colore rosso rubino tendente al granato, profumo fruttato (di prugne e more), vinoso, intenso, gusto secco, abbastanza caldo, tenue espressione acida, giustamente tannico, sapido, di buona morbidezza e discreto corpo.
abbinamenti consigliati: si esalta con antipasti di salumi, pastasciutte con ragù di carne, carni arrosto, formaggi pecorini giovani e ricotta fritta.
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